L’oblio, l’Io Reale e l’Io digitale

Capitolo 1

L’oblio, l’Io Reale e l’Io digitale

Reputazione on line? Non ne ho bisogno, chi mi conosce sa chi sono”.
Mi capita di sentire questa frase. Purtroppo da Manager di livello. Denota una tale non comprensione del presente che avrei più fortuna cercando di spiegare l’uso del telefono cellulare ad un capo tribù della Nuova Guinea.

L’umanità nella sua storia ha da sempre lottato contro l’oblio, minaccia della civiltà e del progresso. L’era digitale ha però cambiato tutto, compreso il senso del dimenticare. Per accedere al nuovo significato è necessario usare tre chiavi: identità, tempo e memoria in un percorso che li collega profondamente.
In questa fase storica tutto si ridefinisce e i concetti a volte diventano semplicemente irrilevanti, prigionieri di un’epoca che non esiste più. Cambiano radicalmente anche i ruoli, nel 2006 il “Times” metteva in copertina come personaggio dell’anno “You”, fotografando perfettamente il cambiamento sociale che ci ha travolto con l’ingresso dirompente di Internet nelle nostre vite. “Tu” è l’uomo comune che diventa protagonista del suo mondo e del suo tempo, ha un’identità estesa oltre le mura della sua casa, oltre il suo lavoro, oltre le uscite con i suoi amici.
Siamo all’alba dell’Io digitale, stiamo scrivendo assieme una delle più importanti pagine della storia dell’umanità e sicuramente una di quelle dalle conseguenze sociali, psicologiche ed economiche più imprevedibili.
Pirandello in Uno, nessuno e centomila, pur non potendo immaginare fino a che punto, è stato incredibilmente profetico:
Mi si fissò invece il pensiero ch’io non ero per gli altri quel che finora, dentro di me, m’ero figurato d’essere.
Disegna perfettamente questa scissione tra essere e percezione di cui l’identità digitale è oggi inarrestabile agente.
L’io digitale è la nostra rappresentazione in rete ed è riflesso del nostro io reale. Le barriere tra i due mondi sono sempre più sottili e il mondo on line estende e condiziona sempre di più la nostra vita di tutti i giorni. Non si tratta di una doppia identità dunque, ma di un’identità estesa e sempre co-presente, che può rivelarsi un’opportunità o una minaccia a seconda di come e quanto la controlliamo. Il punto di partenza e di arrivo è dunque l’identità digitale.

 

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2. Cos'è il diritto all'oblio

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3. Google e il diritto all'oblio

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4. Reazioni, conseguenze e contraddizioni

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5. L'oblio è davvero la soluzione?

“Nell’ultimo anno abbiamo eliminato decine di contenuti come è possibile che la mia identità sia ancora così negativa?”. Un Manager del settore finanziario comincia ad intuire l’inutilità delle loro azioni, ci chiama per valutare altri…

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6. Un approccio più completo: Ingegneria Reputazionale

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